
Guittone d’Arezzo
O frate, issa vegg’io", diss’elli, "il nodo
che ’l Notaro e Guittone e me ritenne
di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo!
(Purgatorio, canto XXIV, vv.55-57)
Così fer molti antichi di Guittone,
di grido in grido pur lui dando pregio,
fin che l’ ha vinto il ver con più persone.
(Purgatorio, canto XXVI, vv.124-126)
Guittone d'Arezzo nasce a Santa Firmina nel 1230; è stato un poeta e religioso italiano dell'Ordine dei Frati della Beata Gloriosa Vergine Maria. Figlio di Viva di Michele, camerlengo del Comune, viaggiò molto, pare per ragione di commercio. Fu appassionato della fazione guelfa. Ebbe moglie e tre figli, ma "a mezza etate", convertitosi a vita religiosa, abbandonò la famiglia nel 1256. Intorno al 1265 entrò nell'ordine religioso di recente creazione dei Cavalieri di Santa Maria detto anche Frati della Beata Gloriosa Vergine Maria (i cosiddetti frati Gaudenti), nei quali si accedeva anche in base al censo, testimoniando così una sua estrazione familiare piuttosto alta.che ’l Notaro e Guittone e me ritenne
di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo!
(Purgatorio, canto XXIV, vv.55-57)
Così fer molti antichi di Guittone,
di grido in grido pur lui dando pregio,
fin che l’ ha vinto il ver con più persone.
(Purgatorio, canto XXVI, vv.124-126)
Guittone è probabilmente il poeta duecentesco più influente in territorio toscano, costituendo un punto di riferimento per molti altri poeti e rappresentando sicuramente la principale ispirazione dei primi tentativi poetici del giovane Dante Alighieri. Difatti i critici hanno parlato di una scuola guittoniana, o guittonismo.
Tra le sue opere citiamo il Canzoniere che è particolarmente ricco, il corpus conta infatti 50 canzoni e 251 sonetti. Nella vasta opera di Guittone si contano anche circa 50 lettere di argomento civile e cortese.
A seguito della crisi religiosa si può notare un cambiamento nella sua poetica: oltre a firmarsi come Fra Guittone, nella canzone "Ora parrà s'eo saverò cantare" rifiuta la produzione letteraria precedente, arrivando a paragonare l'amore con il follore (follia).
Muore a Firenze nell’ Agosto del 1294.
Fonte Testo: Ricerca della Rete Documentaria Aretina
Fonte foto: ravennanotizie.it