Guido Guerra Guidi
Questi, l’orme di cui pestar mi vedi,
tutto che nudo e dipelato vada,
fu di grado maggior che tu non credi:
nepote fu de la buona Gualdrada;
Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita
fece col senno assai e con la spada.
(Inferno, Canto XVI, vv.34-39)
Questi, l’orme di cui pestar mi vedi,
tutto che nudo e dipelato vada,
fu di grado maggior che tu non credi:
nepote fu de la buona Gualdrada;
Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita
fece col senno assai e con la spada.
(Inferno, Canto XVI, vv.34-39)
Guido Guerra Guidi, del ramo familiare di Dovadola, nasce intorno al 1220.
Compare in qualità di scudiero al fianco dell’imperatore Federico II. Ma faceva parte di una famiglia che era sull’orlo della divisione, preda di quel conflitto tra guelfi e ghibellini. Guido Guerra lo ritroviamo nel 1240 dalla parte guelfa fiorentina in difesa di Faenza.
La sua fedeltà al guelfismo lo portò anche ad accompagnare nel 1245 il papa, Innocenzo VI, al Concilio di Lione, durante il quale l’imperatore Federico II fu scomunicato.
Questa scelta politica di Guido risultò efficace fino al 1260. Fu messo al comando delle truppe fiorentine a Montaperti, subendo una schiacciante sconfitta da parte delle truppe dei ghibellini toscani. Avrà l’occasione di riprendersi la sua rivincita con la battaglia di Benevento, nel 1266. Dopo quest’ultima, fu eletto capitano della città di Firenze.
Muore nel 1272 a Montevarchi.
Fonte testo: Ricerca della Rete Documentaria Aretina
Fonte foto: ravennanotizie.it
Compare in qualità di scudiero al fianco dell’imperatore Federico II. Ma faceva parte di una famiglia che era sull’orlo della divisione, preda di quel conflitto tra guelfi e ghibellini. Guido Guerra lo ritroviamo nel 1240 dalla parte guelfa fiorentina in difesa di Faenza.
La sua fedeltà al guelfismo lo portò anche ad accompagnare nel 1245 il papa, Innocenzo VI, al Concilio di Lione, durante il quale l’imperatore Federico II fu scomunicato.
Questa scelta politica di Guido risultò efficace fino al 1260. Fu messo al comando delle truppe fiorentine a Montaperti, subendo una schiacciante sconfitta da parte delle truppe dei ghibellini toscani. Avrà l’occasione di riprendersi la sua rivincita con la battaglia di Benevento, nel 1266. Dopo quest’ultima, fu eletto capitano della città di Firenze.
Muore nel 1272 a Montevarchi.
Fonte testo: Ricerca della Rete Documentaria Aretina
Fonte foto: ravennanotizie.it