
Griffolino d’Arezzo
Io fui d'Arezzo, e Albero da Siena,
rispuose l'un, "mi fé mettere al foco;
ma quel per ch'io mori' qui non mi mena.
(Inferno, Canto XXIX, vv.109-111)
rispuose l'un, "mi fé mettere al foco;
ma quel per ch'io mori' qui non mi mena.
(Inferno, Canto XXIX, vv.109-111)
Griffolino d'Arezzo Alchimista aretino, e Dante lo inserisce nel XXIX Canto dell’Inferno.
La storia a lui collegata risale al 1272. Griffolino si trovava a Siena ed era solito frequentare il nobile Alberto da Siena. L’alchimista scherzò con il nobile, convincendolo di saper volare. Alberto voleva che Griffolino gli insegnasse tale arte. Quando si accorse che volare era impossibile, fu estremamente deluso e arrabbiato. Per questa burla, Griffolino fu accusato di eresia presso il vescovo di Siena ed arso al rogo. Un documento che attesta l’esistenza di Griffolino è la sua iscrizione alla Società de’Toschi di Bologna, risalente al 1258.
Fonte testo: Ricerca della Rete Documentaria Aretina
Fonte foto: skuola.net
Fonte testo: Ricerca della Rete Documentaria Aretina
Fonte foto: skuola.net