
Federico Novello e Guccio De’Tarlati
e l’altro ch’annegò correndo in caccia.
Quivi pregava con le mani sporte
Federigo Novello, e quel da Pisa
che fé parer lo buon Marzucco forte.
(Purgatorio, Canto VI, vv.15-18)
Quivi pregava con le mani sporte
Federigo Novello, e quel da Pisa
che fé parer lo buon Marzucco forte.
(Purgatorio, Canto VI, vv.15-18)
Federico Novello dei conti Guidi del Casentino nasce nel 1255 circa, è stato un nobile italiano, figlio di Guido Novello da Bagno, capo della fazione ghibellina in Toscana e Romagna nella seconda metà del Duecento, e Gherardesca Novella della Gherardesca. Venne ucciso nei pressi di Bibbiena nel 1289 o nel 1291 dai guelfi fuoriusciti da Arezzo, mentre aiutava i Tarlati di Pietramala. Secondo altri fu invece ucciso nel 1291 in un combattimento mentre cercava di riacquistare le terre che il comune guelfo di Firenze gli aveva sottratto durante la guerra di Arezzo.
L’identificazione storica del personaggio Guccio De’ Tarlati presenta notevoli difficoltà in quanto non disponiamo di altri elementi se non quelli ricavati dagli antichi commentatori, la cui disparità di opinioni di mostra come anche loro non avessero molto chiaro lo svolgimento dei fatti. Secondo alcuni antichi commentatori, assalì i Bostoli a Laterina, fu messo in fuga da questi e morì annegato nell'Arno scappando. Secondo altri invece, mentre combatteva contro i Bostoli, esuli nel castello di Rondine in Valdarno, inseguendo alcuni avversari fu trascinato dal proprio cavallo nell’Arno e morì affogato.
Fonte Testo: Ricerca della Rete Documentaria Aretina
Fonte foto: Cute766
L’identificazione storica del personaggio Guccio De’ Tarlati presenta notevoli difficoltà in quanto non disponiamo di altri elementi se non quelli ricavati dagli antichi commentatori, la cui disparità di opinioni di mostra come anche loro non avessero molto chiaro lo svolgimento dei fatti. Secondo alcuni antichi commentatori, assalì i Bostoli a Laterina, fu messo in fuga da questi e morì annegato nell'Arno scappando. Secondo altri invece, mentre combatteva contro i Bostoli, esuli nel castello di Rondine in Valdarno, inseguendo alcuni avversari fu trascinato dal proprio cavallo nell’Arno e morì affogato.
Fonte Testo: Ricerca della Rete Documentaria Aretina
Fonte foto: Cute766