Sapevate che....
Il 17 novembre 1915 nasceva a Montevarchi Romano Galeffi (Montevarchi, 17 novembre 1915 – Salvador de Bahia, 1º gennaio 1998), accademico e filosofo italiano.
Era il terzo e ultimo figlio di Dante Galeffi ed Eugenia Castellani, entrambi montevarchini.
Fece elementari e medie a Montevarchi per poi passare alle Scuole Magistrali di Arezzo dove scoprì l'insegnamento e soprattutto la filosofia.
Una materia che lo affascinò al punto da fondare a Montevarchi, con un gruppo di amici, il circolo filosofico-giovanile "Vivere vitam" che aveva come obiettivo accademico quello di pensare, ossia filosofare, sul vivere e sulla vita.
Terminate le superiori il fratello Carlo lo chiamò a Roma per lavorare al Ministero dei Trasporti e lui ne approfittò per iscriversi alla facoltà di Magistero dove studiò con i maggiori pensatori italiani dell'epoca tra cui Giovanni Gentile, Franco Lombardi e Ugo Spirito ma soprattutto con Benedetto Croce, di cui sempre si sarebbe definito discepolo.
Sempre a Roma, nel 1948, conosce sua moglie, Maria Luigia Magnavita.
Nella vastità della sua produzione scritta gli si riconoscono, per accuratezza e originalità, soprattutto i lavori su Henri Bergson e Kant.
Tuttavia, nonostante una sua sottile e tutta toscana connotazione anticlericale, una certa ala del pensiero cattolico ha apprezzato ed apprezza la lucidità con cui ha trattato pensatori alquanto religiosamente schierati come Antonio Rosmini.
Considerato uno dei due maggiori filosofi dell' arte nel mondo accademico brasiliano e accreditato come filosofo di fama internazionale per la qualità e la poliedricità dei suoi studi, Galeffi, comunque, mantenne sempre un'affezione speciale per Croce del quale, più che discepolo, ne fu il completatore.
Il 17 novembre 1915 nasceva a Montevarchi Romano Galeffi (Montevarchi, 17 novembre 1915 – Salvador de Bahia, 1º gennaio 1998), accademico e filosofo italiano.
Era il terzo e ultimo figlio di Dante Galeffi ed Eugenia Castellani, entrambi montevarchini.
Fece elementari e medie a Montevarchi per poi passare alle Scuole Magistrali di Arezzo dove scoprì l'insegnamento e soprattutto la filosofia.
Una materia che lo affascinò al punto da fondare a Montevarchi, con un gruppo di amici, il circolo filosofico-giovanile "Vivere vitam" che aveva come obiettivo accademico quello di pensare, ossia filosofare, sul vivere e sulla vita.
Terminate le superiori il fratello Carlo lo chiamò a Roma per lavorare al Ministero dei Trasporti e lui ne approfittò per iscriversi alla facoltà di Magistero dove studiò con i maggiori pensatori italiani dell'epoca tra cui Giovanni Gentile, Franco Lombardi e Ugo Spirito ma soprattutto con Benedetto Croce, di cui sempre si sarebbe definito discepolo.
Sempre a Roma, nel 1948, conosce sua moglie, Maria Luigia Magnavita.
Nella vastità della sua produzione scritta gli si riconoscono, per accuratezza e originalità, soprattutto i lavori su Henri Bergson e Kant.
Tuttavia, nonostante una sua sottile e tutta toscana connotazione anticlericale, una certa ala del pensiero cattolico ha apprezzato ed apprezza la lucidità con cui ha trattato pensatori alquanto religiosamente schierati come Antonio Rosmini.
Considerato uno dei due maggiori filosofi dell' arte nel mondo accademico brasiliano e accreditato come filosofo di fama internazionale per la qualità e la poliedricità dei suoi studi, Galeffi, comunque, mantenne sempre un'affezione speciale per Croce del quale, più che discepolo, ne fu il completatore.
Fonti tratte da Wikipedia