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il 17 febbraio 1830 moriva Gaetano Palloni
Gaetano Palloni (Montevarchi, settembre 1776 – Livorno, 17 febbraio 1830) è stato un medico e accademico italiano.
Figlio di Alessandro Palloni e Caterina Carbonai, borghesi montevarchini, fece i suoi primi studi nella cittadina valdarnese. All'età di 18 anni si iscrisse alla facoltà di medicina presso l'Università di Pisa, anche se i suoi familiari non possedevano il denaro sufficiente per pagare gli studi universitari del figlio. Così Palloni si appellò al Granduca Ferdinando III di Toscana con una supplica che gli permise, in via del tutto eccezionale, di ottenere l'accesso gratuito agli studi universitari.
Gaetano terminò la carriera universitaria con successo, dunque si spostò a Firenze e lì si applicò ai due anni di pratica e di tirocinio all'epoca obbligatori per poter accedere all'esame di abilitazione alla professione medica. Durante questo periodo si dedicò particolarmente allo studio dell'anatomia patologica, branca ancora agli albori della medicina moderna, e al perfezionamento della lingua inglese e francese.
La fama che via via Palloni si acquistò sia come medico che come studioso gli valsero, nel 1796, l' elezione a membro dell'Accademia dei Georgofili, dove lesse varie sue produzioni, e poco dopo fu iscritto all'Accademia fiorentina, presso la quale pure si distinse con vari altri lavori.
Eccelse in campo epidemiologico per i suoi studi su un'epidemia scoppiata nel valdarno a carattere animale e sull'impegno in materia di vaiolo. Infatti nel 1798, non appena Edward Jenner pubblicò i risultati positivi dei suoi esperimenti sulla vaccinazione contro il vaiolo, Palloni si dedicò alla sensibilizzazione degli ambienti scientifici toscani e italiani e alla diffusione del vaccino.
Ormai considerato un luminare, con titolarità di cattedra sia al Bonifacio che all'Santa Maria Nuova, venne nominato Professore onorario dell'Università di Pisa e Lettore in Firenze delle malattie dell'infanzia, cattedra non esistente prima d'allora e creata espressamente per lui tanto che si può considerare Palloni il padre della pediatria moderna e non solo in Italia.
Nell'agosto del 1804, attraccò a Livorno il bastimento Anna Maria partito originariamente da Veracruz. Essendo la Spagna considerata "paese sicuro" a livello sanitario la capitaneria di porto non dettò nessuna misura di quarantena all'equipaggio e ai passeggeri del naviglio.
L'assenza di precauzioni fu un errore fatele in quanto l'intero personale del bastimento era affetto dalla febbre gialla a uno stadio già avanzato e l'epidemia, dunque, si diffuse rapidamente.
Palloni giunse in città, si accertò della natura del male e, intuita la natura vaiolosa del morbo, detto una serie di disposizioni vincenti per isolare e debellare l'epidemia. E, infatti, in breve tempo Livorno si poté dire fuori pericolo. Su istanza dei Livornesi, e dei consoli stranieri in Livorno, Gaetano Palloni fu eletto medico di Sanità del porto di Livorno.
La Toscana passò successivamente sotto il governo francese e Palloni fu insignito del titolo di Medico dell'epidemie, e venne nominato membro del Giurì di Medicina nel dipartimento del Mediterraneo.
Fonte del testo: Wikipedia